Chiedere la rettifica di dati anagrafici e di stato civile

Descrizione

Chiedere la rettifica di dati anagrafici e di stato civile

Se un cittadino trova degli errori nei propri dati anagrafici, ossia nome e cognome, data e luogo di nascita, stato civile e residenza, deve segnalarli al proprio Comune di residenza.

Se si tratta di errori dovuti a sviste o disattenzioni come quelli grammaticali l'ufficiale dello stato civile provvede a correggerli. Altrimenti, in caso di errori di diversa natura è necessario ricorrere presso l'autorità giudiziaria competente per il territorio (Decreto del Presidente della Repubblica 03/11/2000, n. 396, art. 95 e 98).

Approfondimenti

Dal 24 giugno 2021 sul portale di ANPR è attivo il nuovo servizio “Rettifica dati” che consente ai cittadini di prendere visione della propria scheda anagrafica e, in presenza di eventuali errori o incongruenze, chiederne la correzione al Comune di residenza.

Per ulteriori informazioni, consulta il sito del Ministero per l'Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale.

 

Accedi al servizio di ANPR

Se il cittadino è straniero, per richiedere variazioni di dati di stato civile, deve consegnare i documenti originali rilasciati dalle competenti autorità dello Stato in cui si è verificato l'evento e legalizzati dalle rappresentanze diplomatiche o consolari italiane del luogo in cui si sono verificati i fatti. La legalizzazione dei documenti originali non è richiesta se il Paese di appartenenza aderisce a convenzioni internazionali ratificate anche dall'Italia che escludono la necessità di legalizzazione degli atti rilasciati dalle relative autorità.

Devono inoltre essere accompagnati da traduzione della stessa autorità italiana all'estero, che dichiara la traduzione conforme al testo originale, perché tradotti da un traduttore ufficiale accreditato dal consolato italiano del luogo in cui si sono verificati i fatti, il quale provvede alla legalizzazione.

In alternativa è necessaria una dichiarazione consolare dalla quale risultino i dati di cui si chiede la variazione e nella quale la firma di chi ha sottoscritto il documento sia legalizzata presso la competente prefettura. Questo a meno che il Paese non aderisca a particolari convenzioni internazionali che escludono la legalizzazione della dichiarazione consolare rilasciata e i documenti originali prodotti nello Stato di riferimento (nascita, matrimonio, divorzio, vedovanza), relativi alle persone per cui si richiedono le variazioni e le relative fotocopie.